Non ho mai capito "il servizio buono", tutti quei bicchieri di cristallo, le tazzine, i piatti, lasciati lì a prendere polvere.
Non ho mai compreso l'affannarsi nel sistemare casa prima di un arrivo.
Casa è quello che è, ed è casa anche con le tazzine sulla tovaglia, con le lenzuola in disordine e i pennelli ad asciugare.
Casa è casa anche se la sistemiamo insieme. Perchè quel letto, lo sai, dobbiamo farlo in due.
Ho iniziato la mia rivoluzione così: andando a casa di nonna e tirando fuori tutto ciò che di bello era rimasto dimenticato, tornando a casa e spostando i bicchieri di cristallo tra quelli in uso tutti i giorni.
Ho raccolto i legni di palo santo in una ciotolina che mi ricorda l'Oriente e li ho posizionati accanto al vaso del bacio in cemento, quello che ti ho inviato.
Ho fatto spazio alle cose belle, riciclando tutto quello che non usavo più, ridipingendo i muri, appendendo i miei quadri. Piantando nuovi semi, guardandoli crescere.
Ogni giorno passa una rondinella; arriva, saluta e se ne va.
Nei giorni tristi cinguetta verso la finestra. È un po' comica, come me.
Ho iniziato così, dalle piccole cose.