Il mare non avrebbe lavato via le tensioni, le avrebbe riportate a galla.
Con quel suo dondolare calmo rallentava il ritmo di quel silenzio apparente.
Sentivo il peso di chi avanza controcorrente farmi indietreggiare e roteare.
Vortici di indecisione e rassegnazione sbarrarmi la strada, in un semicerchio d'aria pesante e assordante.
Erano i momenti in cui tornavo in silenzio, con le mani sulle orecchie e i gomiti stretti sul petto.
Avevo sempre l'illusione che qualcosa potesse spegnersi, che quel non vedere potesse accecarmi.
Dimenticavo chi ero, ritrovandomi con il vuoto fra le mani.
Dovevo ricordare, respirare e in un battito di ciglia ritornare.